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Francesca Grisot

Progettista per l’Innovazione sociale

Ritratto di Francesca Grisot - Antropologa
Francesca Grisot – Antropologa

Francesca Grisot è antropologa professionista membro del Consiglio direttivo di  ANPIA (Associazione Professionale riconosciuta dal MISE), ricercatrice e professionista associata del Centro di Ricerche EtnoAntropologiche (CREA). Si occupa di progettazione, formazione e consulenza in ambito migrazioni-diritto d’asilo, sostenibilità sociale e società inclusive; Diversity Equity and Inclusion; imprenditoria ad impatto sociale; fundraising e comunicazione per il terzo settore.

Dal 2008 lavora come progettista e responsabile di progetti collaborando con diverse realtà del Terzo Settore, uffici di progettazione ed enti locali che si occupano di immigrazione, accoglienza dei migranti, programmi di integrazione sociale e sostegno all’imprenditorialità migrante. Dedicata inizialmente (2011) alla gestione di progetti e alla stesura di bandi per la progettazione di servizi dei centri di accoglienza, dal 2019 ha acquisito la qualifica di “Social Innovation Designer” specializzandosi nella stesura di “proposte progettuali” per programmi europei specifici, con finanziamento diretto.

Dal 2011 si occupa di supporto all’imprenditoria (in particolare migrante) anche in collaborazione con fondazioni, business angels, incubatori e fondi di investimento per l’impatto sociale. Collabora con ENACTUS Italia nella valutazione e nello sviluppo di progetti di start-up in qualità di advisor e giudice per la “national competition”. È membro della rete Refugee Entrepreneurship Network (REN), una comunità globale che lavora per migliorare la scalabilità e l’impatto dei programmi di imprenditorialità per i rifugiati. È inoltre membro della rete “Resetting Migration Narrative”, network globale per la riqualificazione della comunicazione sui temi della migrazione.

Il percorso accademico

Ha conseguito un dottorato di ricerca (2011) in Lingua, Cultura e Società presso l’Università di Ca’ Foscari, Venezia, dopo una laurea magistrale in Studi Linguistici e Antropologici del Medio Oriente (2007). Ha ottenuto il certificato Advanced 2 in Lingua Persiana presso l’Istituto Dehkhoda di Tehran (2008), dove ha incontrato per la prima volta la rete di migrazione transnazionale afghana.

Nel 2012 ha tenuto la cattedra di “Metodologia preventiva per il sociale” presso l’Università IUSVE di Venezia nel corso di laurea in Pedagogia, con un contributo specifico alla pedagogia interculturale.

Dal 2018 è riconosciuta come Subject expert (Cultrice della materia) presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati.

Tra il 2018 e il 2021 è stata membro della Rete di Ricerca del Progetto ASYFAIR, uno studio critico, multimetodologico e interdisciplinare sul diritto d’asilo in Europa, guidato dall’Università di Exeter nel Regno Unito e finanziato dal progetto Horizon2020 ERC Grant agreement ID: 677917.

Ha mantenuto una costante partecipazione a convegni nazionali e internazionali come speaker e convenor, tra cui il più recente coordinamento del panel 24 al convegno internazionale ERQ Etnografia e ricerca qualitativa (Ethnography and Qualitative Research) del 2023.

Principale campo di ricerca: la rete transnazionale di migrazione afghana

Ha viaggiato insieme a richiedenti asilo dall’Iran alla Norvegia (2007-2014) conducendo una ricerca etnografica, nell’ambito del dottorato di ricerca in Lingue Culture e Società ciclo XXIV, e per la redazione della successiva proposta Marie Curie IEF presso il Dipartimento di Sociologia del Trinity College di Dublino.

Consulenza e ricerca extra-accademica

Dal 2008 lavora come antropologa professionista nell’ambito delle Migrazioni con enti del Terzo settore che offrono servizi a richiedenti asilo e rifugiati. Ha ricoperto il ruolo di mediatrice linguistico-culturale, operatrice legale, redattrice di progetti, responsabile di progetti, consulente e formatrice.

Come ricercatrice indipendente ha inoltre collaborato con: UNHCR “Unaccompanied and separated children on the move in need of international protection”; ASGI (associazione di studi legali sull’immigrazione) per il rapporto “Il sistema di Dublino e l’Italia: un equilibrio incerto”; ESCAPES centro di ricerca sulle migrazioni forzate, Università di Milano.

Ha agito come esperta sulle condizioni del paese Italia, con un focus sul sistema legale e di accoglienza per richiedenti asilo, rimpatriati Dublino e rifugiati in Italia, fornendo dichiarazioni e report per il caso di giudizio dei casi di prova in Italia MS & others, rappresentati da Wilson Solicitors LLP di Londra. Le dichiarazioni si basavano sull’analisi dei dati e interviste con richiedenti asilo, operatori e istituzioni.

Orientalista, linguista ed editor

Dal 2001 ha assistito direttamente il professor Paolo Leoncini nell’ideazione e fondazione della rivista scientifica internazionale (“classe A” ANVUR) “Ermeneutica letteraria. Rivista internazionale”, pubblicata dal 2005 da Fabrizio Serra Editore, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali.

Dopo aver conseguito la laurea triennale in Lingue, Istituzioni e Civiltà del Medio Oriente con una tesi in letteratura persiana, nel 2010 ha tradotto e reso pubbliche le poesie di Zaher Rezai, un minore afghano deceduto al suo arrivo in Italia, nascosto sotto un camion per attraversare il confine. Ha tradotto, a partire dalla ricerca di dottorato,  poesie inedite e racconti brevi di giovani autori afghani residenti in Iran, Pakistan e Italia.

Ha successivamente applicato le sue competenze nel settore editoriale accompagnando autori inediti come Piero Carrer e Mario Pizzolon dallo sviluppo del progetto editoriale alle loro prime pubblicazioni. 

È consulente scientifico della casa editrice Milella di Lecce e Segretaria di Redazione (dal 2003) di “Ermeneutica letteraria. Rivista internazionale”.

Impegno civico e Terzo settore

Nel corso degli anni ha sviluppato un’importante esperienza nel management di imprese ed enti del Terzo settore, raggiungendo l’inquadramento F1 del CCNL delle Cooperative Sociali, con ruolo dirigenziale. Ha approfondito in particolare modo la Comunicazione e Fundraising per il Terzo settore (dal 2012 con UNHCR, Actionaid, AIRC e Lega del filo d’oro), nonché nell’organizzazione di eventi, workshop e formazioni incentrate sul dialogo interculturale e interreligioso, sulla promozione dei diritti fondamentali, sui valori europei, sull’incremento della diversità, dell’equità e dell’inclusione, sul diritto d’asilo.

Dal 2018 collabora con Drago Press agenzia di comunicazione fornendo lo sviluppo di storytelling e copywriting per la promozione del territorio,  dell’impresa e delle sue eccellenze.

Dal 2021 è contributor e membro del comitato scientifico de Le Contemporanee media civico, con uno specifico mandato di consulenza e contributo su tematiche sociali e inclusive.

Dal 2022 membro del Comitato organizzativo dei Colloqui di spiritualità mistica per la scuola dei Carmelitani scalzi di Venezia.

Dal 2022 è fondatrice e presidente di A2030 Social Innovation Designers OdV (2022), creatrice e Project manager del progetto “Afghanistan 2030. Next leaders”, sviluppato grazie all’attrazione prevalentemente di fondi privati, tra cui si distingue The Human Safety Net al fianco di altre fondazioni.

Dal 2023 è membro del Comitato direttivo di ANPIA (Associazione Nazionale Professionale di Antropologia), per la quale ricopriva già  il ruolo di “Coordinatore Regionale Veneto”, “Referente presso il Tavolo Interassociativo  Nazionale per la Comunicazione”, “Membro della Commissione Città, Spazio e Territorio”,  Coordinatrice della “Commissione Migrazione e Mobilità” e membro della Redazione ANPIA.

Per il Centro di Ricerche EtnoAntropologiche svolge la funzione di consulente strategico per lo sviluppo del lavoro di rete su scala nazionale ed internazionale in termini di progettazione e partenariati strategici; supporta il consiglio direttivo per la gestione di progetti partecipativi multi stakeholder.

Curatele artistiche

È stata curatrice di mostre d’arte fin dal 2009, con la mostra fotografica “Linea 15. Sans papier”, reportage di etnografia visuale di un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, fino alle più recenti mostre internazionali d’arte “Women for Justice”, esposta prima all’ADI Design Museum a Milano, poi a Roma per il festival “L’isola che non c’era”; e della mostra “La doppia assenza” per il Festival delle Arti di Giudecca e Sacca Fisola presso la sede culturale di Emergency a Venezia (settembre 2023), selezionando e dando voce al lavoro di artiste provenienti da Afghanistan, Iran, Ucraina, Tunisia,  Marocco, Russia (…).

Pubblicazioni:

Tra le pubblicazioni rilevanti si includono:

– “Visioni e narrazioni. Storie migranti tra antropologia ed ermeneutica” in Ermeneutica letteraria. Rivista internazionale, 8 (2012), 135-152 (Articolo in rivista);

– “Dublino e l’Italia: un caso studio”, Appendice 3 in Loredana Leo Sistema di Dublino e Italia: un equilibrio incerto. Rapporto di ASGI 2015 (Rapporto);

– “Minori stranieri non accompagnati tra necessità e caso. Intervista con Abdul Rostami” in L’età del transito e del conflitto. Bambini e adolescenti tra guerra e post-guerra. Bologna: Il Mulino, 2016 (Capitolo di libro);

– “Il viaggio di Zaher. Percorso interculturale di cittadinanza attiva”, la Meridiana, 2021 (Libro);

– “L’importanza della voce. La migrazione afghana del 2021 e il progetto ‘Afghanistan 2030. Next Leaders'” in Antropologia Pubblica, 8:1 (2022), 269-278 (Articolo in rivista).

Lingue:

Madrelingua italiana, parla inglese, persiano e spagnolo.



         

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