Micro formazione e valorizzazione competenze ed esperienze dei Migranti e dei cittadini italiani

Alcune delle principali rotte di migrazione (source: http://www.bbc.com/news/world-32912867 )

Progetto Micro Formazione e valorizzazione competenze ed esperienze dei Migranti Richiedenti Protezione Internazionale e dei cittadini italiani

Il progetto di micro formazione nasce per dare opportunità concrete ai richiedenti protezione internazionale di acquisire competenze spendibili sul mercato del lavoro e di investire il proprio tempo in attività che diano un senso all’attesa e che siano una valida alternativa ai canonici corsi di formazione inaccessibili ai migranti per durata, spesa e distanza dalla sede dei corsi stessi.

Alcune delle problematiche però sono comuni quelle dei cittadini Italiani. La metodologia deriva da un progetto per l’orientamento al lavoro diretto a tutte le età,  sviluppato a cavallo del 2000 in collaborazione tra Amministrazione Provinciale di Arezzo  e Università di Siena (Progetto Oriéntati – Orientàti  Squillacciotti, Malfatti 2004pdf 3,4Mb) quindi le attività non sono diretti solo ai migranti richiedenti protezione internazionale, ma anzi, la partecipazione di cittadini italiani è auspicata in quanto elemento importante di incontro e integrazione.

Premessa

In Italia, secondo le stime di Eurostat del 2015 sono circa 50mila gli immigrati richiedenti asilo, questo non perché vi sia una particolare forma di invasione sul suolo italiano, ma a causa dei tempi molto lunghi per dare una risposta alla richiesta di asilo politico di queste persone.

Spesso la lunga attesa si risolve in inattività forzata che porta ad acuire il senso di disperazione già forte per aver dovuto lasciare la propria terra in modo drammatico, e diventa arduo riuscire ad utilizzare questo tempo che risulta inevitabilmente sprecato.

Il progetto di micro formazione nasce per dare opportunità concrete ai richiedenti protezione internazionale di acquisire competenze spendibili sul mercato del lavoro e di investire il proprio tempo in attività che diano un senso all’attesa e che siano una valida alternativa ai canonici corsi di formazione inaccessibili ai migranti per durata, spesa e distanza dalla sede dei corsi stessi.

 

Per ottimizzare le risorse disponibili sul territorio e ridurre i tempi di intervento è Importante supportare le organizzazioni ed enti coinvolti con azioni volte a consolidare la rete e favorire la circolazione delle informazioni.

Una volta consolidata l’esperienza potrà essere estesa anche ad altri soggetti da individuare con la rete dei partner e delle organizzazioni coinvolte.

Utenza

Il progetto è rivolto sia i migranti accolti sul nostro territorio, in prima e seconda accoglienza, inseriti in percorsi SPRAR, residenti nelle comunità, CAS, case famiglia ed affini, ma anche ad altri migranti ed ai cittadini Italiani.

Intende però essere di supporto anche alle organizzazioni, enti e portatori di interessi della rete di accoglienza, promuovendo la nascita di sinergie e favorendo la circolazione delle informazioni.

Obiettivi

  • Mitigare gli effetti negativi dei lunghi periodi di attesa tra le varie fasi della richiesta di asilo o disoccupazione;
  • Fornire alcune competenze di base, che potranno essere utilizzate nelle varie fasi della vita,  e per i migranti e possibilmente anche nel paese di origine;
  • Favorire una integrazione sociale attraverso una migliore comprensione dei processi produttivi del nostro territorio;
  • Valorizzazione delle competenze ed esperienze pregresse;
  • Supportare ed estendere la rete delle organizzazioni ed enti coinvolti nei percorsi di accoglienza e integrazione, supporto ai cittadini, inserimento lavorativo ottimizzando i flussi di informazioni, e favorendo la nascita di sinergie.

Caratteristiche della formazione

  • La formazione dovrebbe essere sintetica ma accurata, che tenga conto del rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza e lavoro, quindi realizzare un insegnamento non solo pratico ma anche “Civico”.
  • Che permetta di acquisire un attestato o una lettera di referenze, da tradurre in più lingue ed utilizzabile a livello internazionale, per fornire alle persone know-how spendibili sul territorio italiano, nel proprio paese di origine o in un altro paese dell’UE.
  • Che rappresenti un’opportunità per i partecipanti di apprendere vocaboli tecnici relativi a quel tipo di lavoro.
  • Che permetta alle persone di uscire dai luoghi quotidiani  (case di accoglienza, residenza abituale ecc) ed essere realizzata in ambienti il più simile possibile agli ambienti di lavoro e, quando possibile, abbinata ad una visita ai locali dell’organizzazione che offre la formazione.
  • Che vi sia la possibilità, qualora necessario, della partecipazione di mediatori culturali.

Raccolta delle storie professionali, competenze ed esperienze

Ogni persona è portatrice di saperi e conoscenze che nel giusto contesto, possono essere valorizzate e molto utili. Purtroppo in genere la complessità delle esperienze maturate e le competenze acquisite informalmente, non vengono considerate dal punto di vista professionale.

La ricostruzione del percorso delle esperienze della persona verrà realizzato applicando la metodologia etnografica della storia di vita, focalizzata sui percorsi professionali, lavorativi o altre attività rilevanti. Con colloqui in profondità e la raccolta di narrazioni è possibile ricostruire il contesto delle esperienze maturate, le competenze e soprattutto ricavare una prima valutazione sul possibile percorso di inserimento.

Basandosi anche su altre esperienze esistenti in Italia ed in Europa, verrà elaborato un modello di ‘passaporto’ delle esperienze e delle competenze, nel quale annotare anche le competenze acquisite con i percorsi di micro formazione e quelle pregresse acquisite anche in ambito informale.

Specifichiamo che in questa prima fase pilota non abbiamo come obiettivo la “certificazione” delle competenze, verranno comunque valutati ed approfonditi tutti i possibili percorsi.

Prima esperienza pilota in collaborazione con Cromology Italia spa

La prima esperienza pilota verrà realizzata con di Cromology Italia spa, già partner del Forum di Siena per un progetto di supporto all’inserimento dei migranti[1] e coinvolgerà un gruppo selezionato di persone.

La prima esperienza ci permetterà di mettere a punto la filiera di lavoro ed avere un modello da replicare in altre realtà per realizzare percorsi di formazione o che siano disposti a studiare un percorso specifico.

La formazione realizzata da Cromology si svolgerà presso il proprio centro di formazione CromoCampus, di Porcari, dove i partecipanti verranno introdotti al trattamento dei principali supporti: pareti, ferro e legno. Prevede l’insegnamento soprattutto pratico, senza però tralasciare l’aspetto teorico, di modalità manuali. Uno dei concetti fondamentali nel lavoro edilizio è il concetto di “Ciclo”, cioè :

●     preparazione delle superfici

●     applicazione di prodotti intermedi

●     applicazione di prodotti di finitura

●     Manutenzione.

Alla fine di ogni percorso l’azienda rilascerà un attestato ‘patentino’.

Rete dei Partner

Comune di Lucca

Forum per la Cooperazione Internazionale di Lucca. (https://forumterritorialelucca.wordpress.com/

Centro Ricerche EtnoAntropologiche. (www.creasiena.it)

Rete delle organizzazioni che aderiscono al progetto.

Con il supporto della Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia (www.anpia.it), Commissione Migrazioni Accoglienza e Mobilità.

Referenti

Fabio Malfatti, Centro Ricerche EtnoAntropologiche, f.malfatti@creasiena.it  

Edoardo Marchetti, Forum Territoriale per la Cooperazione internazionale di Lucca  edomarchetti@yahoo.it

2017_microformazione_cromology_rassegna_stampa PDF 1,2Mb

 

         

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