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Margherita di Ciolo

Margherita di Ciolo: Nata a Pietrasanta nel 1997, fin da bambina nutre un grande interesse per l’ambiente e la sua tutela.

Nella sua formazione ha ritenuto essenziale approfondire quali siano le motivazioni alla base di certi comportamenti ambientali spaziando dalle nozioni etnografiche prodotte dall’antropologia dell’ambiente e del cambiamento climatico, passando anche per le cosiddette scienze dure, fino ad arrivare all’etica che soggiace (o manca) a determinate scelte politiche internazionali, concentrandosi inoltre sulla giustizia transterritoriale e transgenerazionale. Sapendo la centrale importanza dell’economia nella lotta al cambiamento climatico e avendo avuto l’opportunità di vincere una borsa di studio per un master non accademico in global marketing, comunicazione e Made in Italy, nel 2020 ha approfondito ciò che sta alla base delle scelte di marketing integrando anche la nuova frontiera dell’etnomarketing.  Nello stesso anno ha ricevuto il riconoscimento di Professionista accreditato dalla Fondazione Italia-Usa presso la Camera dei Deputati.

A febbraio 2021 vince una borsa di studio per le eccellenze del dipartimento di Cultura, Politica e Società dell’università di Torino con un progetto sulla percezione dell’ambiente in Versilia e Lucchesia.

Si è laureata con tesi incentrate sul rapporto uomo-ambiente e in particolare sulla gestione dell’industria estrattiva in Toscana e sui nascenti progetti pilota basati sull’economia circolare, come ad esempio l’Isola di Capraia. 

Nel 2021, dopo il conseguimento della laurea magistrale in antropologia culturale ed etnologia presso l’università degli studi di Torino, decide di dare un’impostazione più tecnica alla sua carriera attraverso un master universitario di secondo livello in gestione e controllo dell’ambiente: economia circolare e management efficiente delle risorse presso la Scuola di Studi Superiori Sant’Anna di Pisa. 

Tra Aprile e Luglio 2022 partecipa ad uno dei Laboratori annuali promossi dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con un progetto sul fine vita dei veicoli elettrici, dagli pneumatici alle batterie, incentrato principalmente sul recupero delle cosiddette materie prime critiche, tema su cui si era già confrontata attraverso un corso, promosso dall’università di Harvard, proprio inerente all’importanza dei CRM per l’Europa.

A settembre, per completare la sua formazione multidisciplinare, vince una borsa di studio promossa dal Centro studi comunicare l’impresa per un master di secondo livello in Progettazione Comunitaria & Relazioni Pubbliche Europee – Global Affairs & PNRR dell’università LUM.

         

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